
I chicchi Carnaroli di Riso Buono
Riso Buono, storia e qualità
La preparazione teorica sul riso rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dagli allievi dell’Accademia. A tenere la lezione nell’aula multimediale è Cristina Guidobono Cavalchini, fondatrice e titolare dell’azienda agricola Riso Buono di Casalbeltrame, Novara. Nei 200 ettari di terreno irrigati dallo storico canale Cavour, l’azienda Riso Buono coltiva due qualità di riso: l’Artemide, riso nero ricavato dal Venere, e il Carnaroli, variante pregiata figlia di quella creata nel 1945 dall’incrocio tra Vialone e Leoncino. Esistono ben 1600 qualità di riso, e i cambiamenti climatici stanno trasformando le tecniche di coltivazione e raccolta.

Cristina Guidobono Cavalchini, Ceo e Founder Riso Buono
La siccità sta minando l’intero comparto
La siccità sta minando la produzione dell’intero comparto risicolo italiano. «A causa della mancanza di acqua, per il secondo anno consecutivo abbiamo seminato il riso a secco», ha spiegato Cristina Guidobono Cavalchini. Questo vuol dire che, se non arriveranno le piogge, a luglio le piantine saranno bruciate. Le immagini di risaie inondate dall’acqua dei canali sembrano un lontano ricordo: gli allievi dell’Accademia hanno osservato la semina in acqua e la raccolta con le mondine grazie ai documentari video dell’Ente Nazionale Risi.

Gli allievi del 17° Corso di Cucina Professionale dell’Accademia Niko Romito
Conoscere prima di cucinare
Durante la lezione, la docente esperta si è soffermata sulla storia del riso in Italia, sulla legislazione che tutela il riso “classico” e infine su quelle che sono le peculiarità dei prodotti Riso Buono: il profumo del Carnaroli, la resistenza dell’Artemide, la quasi impalpabilità delle farine prodotte con queste qualità. Adesso che il riso non è più uno sconosciuto, gli allievi dell’Accademia possono portarlo in cucina per sperimentare il piatto migliore.[:]